Indice
Il Caso
I genitori del minore lamentavano l’illecita diffusione televisiva e via Social network dell’immagine del figlio, il quale veniva ripreso mentre assisteva all’arresto “in diretta” di un noto latitante accusato di aver commesso gravi e numerosi reati.
Il diritto del minore alla riservatezza, come previsto dall’articolo 8 del Codice deontologico dei giornalisti, deve essere sempre considerato come primario rispetto al diritto di critica e di cronaca.
Il Giudizio della Corte
La Suprema Corte, dando ragione alla Società accusata dai genitori, specificava non solo la mancanza della prova in merito all’effettivo danno conseguito dal figlio ma anche che la diffusione dell’immagine era completamente legittima.
Infatti, l’immagine ripresa nell’ambito del servizio di cronaca televisiva era avvenuta in modo del tutto casuale, all’interno di una massa indistinta di persone, senza alcun intento di renderla identificabile o riconoscibile da parte di chi avesse visto il filmato.
Gli attuali mezzi di comunicazione sono in grado di amplificare e facilitare la diffusione di notizie e di dati, anche personali. L’effetto amplificatore si realizza tanto nell’ambito delle informazioni che volontariamente sono immesse nella rete dall’utente per essere diffuse, quanto nell’ambito di quelle informazioni che possono essere messe in circolazione senza la sua intenzione.
Posto che l’immagine, come elemento della personalità, trova tutela non solo all’interno della normativa privacy ma anche all’interno della normativa a protezione del diritto d’autore e del codice civile, negli anni gli studiosi e gli stessi giudici hanno nondimeno tentato di delineare un pacchetto unico di tutele volte a chiarire i limiti e le eccezioni attualmente vigenti.
Quindi quali regole si applicano?
Riprendendo quello schema, di seguito vi riportiamo cosa si può fare e cosa non si può fare con le immagini delle persone, nell’ambito delle attività giornalistiche.
Si possono diffondere le immagini altrui se:
I. Hanno prestato il consenso in tal senso
II. La persona ritratta è un personaggio pubblico
III. È necessario per finalità di giustizia o di polizia;
IV. È necessario per perseguire scopi scientifici, didattici o culturali;
V. È collegata alla riproduzione di fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico.
Non si possono diffondere le immagini altrui se:
I. Viene danneggiato l’onore, la reputazione od anche al decoro della persona ritrattata
II. Possono risultare lesive della dignità della persona
III. Non sono necessarie per perseguire gli scopi di informazione e di cronaca.
L’ultimo divieto è certamente quello più interessante. In linea generale possiamo dire che, nell’ambito di attività giornalistiche, la diffusione dell’immagine di un qualsiasi soggetto è lecita esclusivamente quando la sua diffusione sia volta a soddisfare l’interesse pubblico all’informazione. L’elemento chiave, come previsto anche dall’art. 137 del D.Lgs. n. 196 del 2003, è valutare il grado di essenzialità o meno della diffusione dell’immagine altrui, per illustrare il contenuto della notizia in maniera completa e sufficientemente esaustiva, esattamente come descritto dalla recente sentenza della Corte di Cassazione.
Uso delle immagini anche Marketing sanitario e compliance.
Questa sentenza della Cassazione dimostra come l’uso delle immagini resta un tema delicato in qualsiasi campo, anche per la realizzazione di video in area sanitaria, come abbiamo già avuto modo di segnalare.
Chi realizza le immagini non si deve dimenticare degli aspetti Legali e per questo riteniamo che un approccio integrato sia probabilmente la soluzione più efficace per gestire con successo le sfide del mercato, anche e soprattutto per chi opera in sanità privata, in servizi socio-assistenziali, nel mondo della salute e del benessere.
Come Studio Delli Ponti, porteremo la nostra prospettiva all’: avremo modo di confrontarci con l’esperienza nel marketing digitale di Noetica, riflettendo insieme sui trend del mercato della sanità raccontati da Nomisma. Per scoprire quali sono le strategie migliori, e più corrette, per il marketing di chi si occupa di salute.