Il Made in Italy rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale per le sue qualità, il design e l’artigianalità. I concetti di eccellenza e di prestigio si riflettono anche nei Marchi storici, che identificano e valorizzano prodotti italiani iconici per le loro qualità.
È dunque innegabile lo stretto connubio tra l’eccellenza del Made in Italy ed i Marchi storici, entrambi costituiscono la spina dorsale nella promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo e nel preservarne la sua tradizione artigianale e culturale.
Il Made in Italy è un marchio di qualità che ha radici profonde nella cultura italiana. Si distingue per la sua attenzione al design, alla creatività e alla maestria artigianale, che si traducono in prodotti unici e distintivi. Questa eccellenza è stata riconosciuta a livello internazionale e ha contribuito a consolidare la reputazione dell’Italia come Paese di produzioni di alta qualità.
Indice
Cos’è il Marchio storico di interesse nazionale
Oggi il Marchio storico di interesse nazionale è il fiore all’occhiello per le migliaia di imprese “storiche” italiane di eccellenza e tradizione.
Il c.d. “Marchio storico di interesse nazionale” è di recente istituzione, finalizzato a fornire una interessante opportunità per tutte quelle imprese nazionali strettamente connesse al territorio, con la precisa finalità di valorizzare ed incentivare la loro immagine sul mercato, frutto di una storica tradizione familiare.
L’importante riconoscimento che si consegue – vale a dire la qualifica del proprio marchio quale “Marchio storico” che di per sé non costituisce un titolo di Proprietà industriale – consente all’impresa storica di utilizzare il proprio marchio storico come un vero e proprio strumento di marketing la cui strategia fonda le sue radici su creatività, innovazione e tutela del know-how.
L’acquisizione del riconoscimento di “Marchio Storico” è soggetta ad apposita iscrizione nel Registro speciale istituito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) e rappresenta un orgoglio per le imprese storiche italiane che vengono in tal modo attestate a tutti gli effetti come eccellenze storiche.
Il Marchio storico di interesse nazionale rappresenta dunque un ulteriore livello di riconoscimento per quei prodotti italiani che hanno raggiunto uno status iconico nel panorama internazionale. In particolare, il Marchio storico di interesse nazionale identifica prodotti di grande prestigio e tradizione nel settore alimentare, automobilistico, nel settore moda e design, che incarnano l’essenza stessa del Made in Italy e che sono diventati simboli di eccellenza e stile italiano nel mondo.
Operativo dall’aprile 2020, il Marchio Storico veicola know-how e italianità, utile per la brand image delle imprese che oggi giorno competono in un contesto economico e sociale particolarmente mutato.
L’attestazione di “marchio storico” rappresenta una conquista che rende evidente testimonianza dell’eccellenza, della solidità e della continuità di un’azienda da oltre cinquant’anni. Detto beneficio premia, infatti, i marchi nazionali con almeno 50 anni di storia e consente alle imprese conquistatrici di poter affiancare al loro marchio la certificazione di marchio storico.
Nascita del Marchio storico di interesse nazionale
La nascita del Marchio storico di interesse nazionale si riconduce all’esigenza di tutelare le imprese “storiche” dell’Italia che da oltre 50 anni hanno portato l’eccellenza del Made in Italy nella loro filiera produttiva.
La disciplina legislativa del Marchio storico di interesse nazionale è costituita dal Decreto-Legge n. 34 del 30 aprile 2019 (c.d. Decreto Crescita), convertito con legge n. 58 del 28 giugno 2019 che – apportando modifiche al Codice della Proprietà Industriale – ha previsto la possibilità per i titolari di marchi d’impresa di poter richiedere l’iscrizione al Registro speciale dei Marchi storici di interesse nazionale.
In particolare, l’art. 31 del richiamato Decreto Crescita ha previsto che i titolari o i licenziatari esclusivi di marchi d’impresa registrati da almeno cinquant’anni o per i quali sia possibile dimostrare l’uso continuativo da almeno cinquant’anni, utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati in un’impresa produttiva nazionale di eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale, possono ottenere l’iscrizione del marchio nell’apposito Registro speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale, istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi dell’art. 185-bis del Codice della Proprietà Industriale, come introdotto dall’art. 31 del richiamato D.L. 34/2019.
Con tale normativa il Legislatore italiano ha riconosciuto ai Marchi Storici il valore di patrimonio culturale e industriale del Paese.
Successivamente, con il Decreto MISE del 10 gennaio 2020 il legislatore ha definito la specifica disciplina da seguire per l’iscrizione al Registro e ha istituito il logo “Marchio storico di interesse nazionale”, rappresentato nella veste grafica qui di seguito riprodotta:
e che le imprese iscritte in detto Registro possono utilizzare per le finalità commerciali e promozionali e ne ha definito i criteri per l’utilizzo.
Il Marchio storico non è, infatti, un «titolo giuridico di proprietà», ma un riconoscimento pubblico che ne attesta la storicità e l’autenticità e che dunque rappresenta un vanto aziendale.
I presupposti per la richiesta di iscrizione nel Registro dei marchi storico sono:
– marchi registrati da almeno 50 anni o anche non registrati ma su quali è comunque possibile dimostrare un uso effettivo e continuativo per un analogo periodo;
– l’utilizzo dei marchi, oggetto di richiesta, per la commercializzazione di prodotti o di servizi realizzati da un’impresa di eccellenza fortemente legata alla tradizione e al territorio.
Procedura volta al riconoscimento del marchio storico.
Per ottenere il prestigioso riconoscimento di “Marchio storico di interesse nazionale” è necessario presentare apposita richiesta all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) per via telematica.
La richiesta deve contenere, oltre all’anagrafica del richiedente, la sua qualifica, specificando cioè se trattasi di titolare ovvero di licenziatario esclusivo.
L’istanza deve altresì essere supportata:
- da tutti i dati relativi alla prima registrazione del marchio, oltre che i dati dei relativi rinnovi, se si è in presenza di marchio registrato;
- diversamente, qualora si tratti di marchio non registrato, dalla documentazione comprovante «l’uso effettivo e continuativo per almeno cinquanta anni, precisando i prodotti e servizi a cui lo stesso si riferisce» [art. 1, punto c) del Decreto MISE, 10 gennaio 2020];
- una dichiarazione sostitutiva in cui si confermi che il marchio per il quale si richiede la registrazione come marchio storico, sia di fatto «utilizzato per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati da un’impresa produttiva nazionale di eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale» [art. 1, punto d) del Decreto MISE, 10 gennaio 2020].
L’esame ha una durata di 60 giorni in caso di marchio registrato e di 180 giorni, in caso di marchio non registrato.
Concluso l’esame e ottenuto il beneficio dell’iscrizione nell’apposito Registro, e quindi il riconoscimento a Marchio storico di interesse nazionale, l’impresa potrà utilizzarlo con finalità commerciali e promozionali, solo in riferimento ai prodotti/servizi coperti dal marchio che è stato indicato nella domanda di iscrizione.
Conclusioni
In conclusione, l’eccellenza del Made in Italy trasposta nei Marchi storici di interesse nazionale rappresenta un patrimonio culturale e industriale unico che contribuisce al successo e alla competitività dell’industria italiana nel panorama globale.
La tutela, promozione e valorizzazione di questo patrimonio sono fondamentali per preservare l’’identità e l’’unicità del Made in Italy nel mondo, consolidando la sua posizione come simbolo di qualità, stile ed eccellenza.