E’ stato un anno florido per la legislazione nell’ambito dei mercati digitali, ne abbiamo parlato nel nostro articolo di approfondimento: Vendite on line le novità del 2022 nel quale inoltre avevamo anticipato che a partire da fine maggio la Direttiva Omnibus avrebbe avuto piena operatività. Il nostro Paese, come spesso accade, è in ritardo rispetto all’attuazione e l’iter legislativo è ancora in corso.
Ma essendo scaduto il termine, la direttiva è già “legge” anche in quegli stati ritardatari ed è necessario tenerla già in considerazione, applicandosi ai mercati digitali.
Indice
Facciamo un passo indietro…la “Direttiva”
Nel 2019 è stata emanata la Direttiva (UE) 2019/2161 (c.d. “direttiva Omnibus”) a completamento della cosiddetta New Deal for Consumers un’iniziativa Europea volta a rafforzare l’applicazione del diritto dell’UE in materia di tutela dei consumatori, nonché a modernizzare le norme dell’UE soprattutto in funzione dell’evoluzione del mercato digitale.
La direttiva nello specifico interviene e apporta modifiche alle normative vigenti quali: direttiva 93/13 CEE sulle clausola abusive , la direttiva 98/6/CE sull’indicazione dei prezzi dei prodotti offerti ai consumatori, la direttiva 2005/29/CE riguardante le pratiche commerciali scorrette e la direttiva 2011/83/UE relativa ai diritti dei consumatori.
Le modifiche introdotte dalla Omnibus si applicano alle piattaforme che operano online e agli operatori che offrono servizi digitali in una relazione business-to-consumer (B2C) dietro corrispettivo in denaro o mediante dati personali; in coerenza con il quadro normativo di cui alla direttiva 770/2019 infatti viene estesa la definizione di “prezzo” comprendendo anche il pagamento attraverso dati personali.
Le keywords della Direttiva
Con l’aiuto di alcune nozioni chiave la direttiva ci aiuta a comprendere su quali soggetti ricadranno le nuove disposizioni:
- Mercato online con questo termine s’intende un servizio che utilizza un software, un sito web, una parte di un sito web o un’applicazione, gestito da un professionista e che consente ai consumatori di concludere contratti a distanza con altri professionisti o consumatori.
- Operatore del mercato online: a questo titolo, la vostra impresa può essere considerata come operatore di mercato online, se sviluppa un sito internet che permette ai consumatori di acquistare, scambiare o condividere beni o servizi presso terzi.
- Pratica commerciale: s’intende qualsiasi azione, omissione, condotta, azione o comunicazione commerciale, compresi il marketing e la pubblicità, di un professionista in relazione diretta con la promozione, la vendita o la fornitura di un bene o servizio.
Le principali novità
La direttiva interviene in alcuni ambiti particolarmente delicati della relazione tra cliente-consumatore e operatore commerciale, prevedendo in generale l’obbligo di agire con maggiore trasparenza informativa nei confronti dell’utente di seguito i principali.
- Politica di prezzo.
Sono introdotte nuove modalità di comunicazione delle riduzioni del prezzo, tutte le riduzioni di prezzo (saldi o operazioni, ad esempio, come “Black Friday”, vendite private e altri periodi di sconti commerciali) dovranno d’ora in poi menzionare il prezzo praticato prima dell’applicazione della riduzione di prezzo, nello specifico si intende il prezzo più basso applicato dal sito di commercio elettronico durante un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni prima dell’applicazione della riduzione del prezzo.
- Pratiche commerciali sleali.
La Omnibus prevede come sleale qualsivoglia attività di marketing che promuova un bene in uno Stato Membro identico a un bene commercializzato in altri Stati membri quando ha una composizione o caratteristiche diverse;
Introduce il divieto esplicito alle aziende di scrivere che le recensioni provengono dai consumatori che hanno acquistato il prodotto se non hanno la possibilità di verificare che ciò sia vero; di chiedere o commissionare ad altri di scrivere delle recensioni false e di falsare le recensioni dei consumatori, ad esempio eliminando quelle negative. Le aziende sono dunque chiamate a rivedere le policy in materia di recensioni e adottare tutte le misure necessarie per adeguarsi alla nuova normativa, così eliminando il rischio che siano scritte recensioni false.
- Rimedi per i consumatori.
Sono stati introdotti nuovi e specifici rimedi individuali per i consumatori danneggiati da pratiche commerciali sleali i consumatori devono avere accesso a rimedi proporzionati ed effettivi, compresi il risarcimento del danno subito e, se pertinente, la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto.
- Trasparenza.
È stato rafforzato l’obbligo di trasparenza nei confronti dei consumatori i quali dovranno essere informati: se il prezzo che è offerto loro è stato personalizzato sulla base di un processo decisionale automatizzato; se stanno stipulando un contratto con un professionista o con un privato; se si applicano o meno le norme sulla tutela legale del consumatore, il professionista dovrà informare esplicitamente il consumatore delle modalità di attuazione delle garanzie legali, dell’attuazione di garanzie commerciali e dell’identificazione di un servizio post-vendita.
- Sanzioni.
Secondo quanto previsto dalla Direttiva, nel caso in cui le aziende non rispettino le norme di recepimento, gli stati devono applicare una sanzione pecuniaria pari almeno al 4% del fatturato annuo che l’azienda ha prodotto nello stato membro. Nel caso in cui non siano disponibili né reperibili le informazioni economiche necessarie per tale calcolo, la sanzione sarà pari ad almeno 2 milioni di euro. La previsione di calcolare le sanzioni sulla base del fatturato dell’azienda rispecchia quanto già previsto in materia di trattamento dei dati personali.
Conclusioni
La Omnibus come abbiamo visto completa una regolamentazione di per sé già complessa e lo fa con toni decisi, inasprendo le sanzioni per i professionisti che non rispetteranno le varie disposizioni.
Cosa devono fare quindi gli operatori e i professionisti operanti in questo settore?
Devono in primo luogo domandarsi se i requisiti di trasparenza richiesti dalla Direttiva sono rispettati dalle proprie piattaforme e servizi e se del caso aggiornare la propria documentazione commerciale Termini e Condizioni generali di Vendita, Condizioni particolari, Ordini di acquisto in armonia con quanto previsto dalle nuove disposizioni.